Il catetere di Swan-Ganz: i dati che si ottengono

La velocità con cui si verificano queste modificazioni termiche è funzione della gittata cardiaca e delle resistenze polmonari. Il computer cui è collegato il termistore fornisce direttamente il valore della gittata cardiaca in lt/min.

Questo dato, da solo, non consente di valutare esaustivamente la performance cardiaca né di inferire informazioni sul trasporto ed il consumo di ossigeno tessutale.

Per una valutazione emodinamica completa è necessario prendere in esame anche:

  • la concentrazione di emoglobina
  • i valori dell'emogasanalisi arteriosa e venosa (quest'ultima effettuata sul sangue venoso prelevato dall'a. polmonare)
  • la pressione arteriosa sistemica (sistolica, diastolica e media)
  • la PVC
  • la PAP
  • la WP
  • la frequenza cardiaca
  • la temperatura corporea
  • la superficie corporea.


L'elaborazione di tutti questi dati consente di ottenere molteplici informazioni, tra le quali, principalmente, vanno ricordate:

  1. l'indice cardiaco
  2. il lavoro dei ventricoli destro e sinistro
  3. le resistenze vascolari periferiche e polmonari
  4. gli indici del consumo di ossigeno tissutale (DO2 e CaO2),
  5. il grado di shunt intrapolmonare.


Queste informazioni assumono grande importanza sul piano diagnostico, terapeutico, nonché prognostico, e ciò fa si che questa metodica di monitoraggio emodinamico sia ancora considerata il "gold standard". Per questo è tuttora molto applicata nei reparti di rianimazione e terapia intensiva, anche se è tutt'altro che esente da complicanze e da opinioni controverse.

Le principali complicanze connesse al cateterismo del cuore destro sono:
  • le aritmie cardiache
  • i danni valvolari
  • l'endocardite batterica
  • la rottura dell'arteria polmonare
  • l'embolia

 

Molti autori ritengono che questa metodica, avendo il limite di non fornire un monitoraggio continuo ma solo intermittente della gittata cardiaca, consenta di misconoscere fasi di instabilità emodinamica, fatto che nei pazienti altamente critici può costituire un ostacolo ad un precoce ed opportuno trattamento, con comprensibile riduzione della qualità della gestione clinica. Per queste ragioni, la tendenza emergente è quella di centrare l'attenzione su un approccio volumetrico al monitoraggio emodinamico sia per l'invasività del catetere di Swan-Ganz che per la sua sempre più dubbia utilità rispetto alle informazioni che possono essere raccolte grazie ad altre variabili e sistemi di monitoraggio emodinamico.
E' però evidente che l'approccio volumetrico richiede sia la disponibilità della tecnologia che le competenze per gestirla e soprattutto per interpretare correttamente i dati sulla base dei quali assumere le decisioni terapeutiche opportune. Per queste ragioni l'approccio volumetrico è ancora relativamente poco diffuso ed il catetere di Swan-Ganz costituisce in molte realtà il "gold-standard" del monitoraggio emodinamico.
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